28.3.13

Corso di table setting: la tavola pasquale


Il corso di table setting organizzato per le mamme genitori dell’asilo di Padenghe sul Garda è volto al termine.
Come sempre quando un evento finisce arriva la nostalgia………. la nostalgia di lasciare le belle persone incontrate, che condividono con me la passione per la decorazione della tavola e che mi hanno attentamente e curiosamente seguito in questa avventura. Ho trovato un gruppo bellissimo che ringrazio e che spero di incontrare in corsi futuri; la decorazione per la tavola ha sempre molto da offrire, tante nuove idee legate alle stagioni o ad eventi particolari. Assolutamente da ringraziare è anche Francesca, titolare di EKO' Design, che ci ha sostenuto ed accompagnato in questo viaggio  nei vari stili della tavola, prestandoci stoviglie e tessuti straordinari provenienti dal suo shop, per  vestire le nostre tavole. Con EKO’ Design la collaborazione continuerà: abbiamo in programma un altro corso sulla tavola estiva che si svolgerà in negozio ad inizio estate; questi incontri saranno aperti a tutti quanti vorranno partecipare e se vorrete essere informati sulle date, seguitemi sulla mia pagina facebook dove io inserisco sempre tutte le novità e gli aggiornamenti che riguardano il mio lavoro.
Ma veniamo alla tavola pasquale che abbiamo organizzato durante l’incontro di lunedì, che è arrivato alla fine del percorso in cui avevamo già vestito la tavola classica e la tavola contemporanea.
Nell’immaginario collettivo la Pasqua, e di conseguenza anche la tavola pasquale, sono associate alla purezza, alla primavera e quindi a colori pastello molto tenui come l’azzurro, il giallo pallido, il rosa.
Io ho voluto creare una tavola pasquale un po’ alternativa: sempre legata al tema primaverile, ai fiori ed al colore ma con tonalità più decise e “sfacciate”.
Per creare questo effetto sono partita dalla base di una tovaglia che a mio avviso è semplicemente meravigliosa; ricca di colore e di poesia ma anche di storia.
E’ una tovaglia fiorata della collezione di Lisa Corti, una designer tessile famosa per la passione per il colore che applica nelle stampe dei suoi tessuti dedicati all’arredamento e anche ad una linea di abbigliamento. Le sue creazioni  sono realizzate con antiche tecniche originarie dell’Africa e dell’india, paesi dove la designer ha vissuto per tanti anni.

tovaglia-lisa-corti

La tovaglia che abbiamo utilizzato fa parte della linea dei mezzeri, ed è in mussola di cotone, leggerissima, quasi impalpabile.
Ad una tovaglia così colorata la maggior parte delle persone abbinerebbe dei piatti bianchi o quanto meno in tinta unita per non creare “disturbo” cromatico.
Io ho invece voluto enfatizzare l’effetto di queste colorazioni splendide giocando ancora di più con il colore, utilizzando i piatti della linea bouquet di BITOSSI HOME, realizzati interamente a mano (e lo si intuisce anche dai bordi irregolari che ne enfatizzano l’artigianalità), colorati con gli smalti della Colorobbia in otto nuance di colore che evocano la natura e così sfumate donano leggerezza.

set-piatti-bitossi-home-bouquet

linea-bouquet-bitossi-home

linea-bouquet-bitossi

bitossi-home-piatti-bouquet

La combinazione tessuto/ceramiche ha una forte connotazione naturale ed il rimando alla campagna è inevitabile. Ho quindi volutamente accentuato questa “naturalità” proseguendo con decorazioni a tema.
Le posate sono state legate con della rafia naturale.

posate-rafia

Il segnaposto invece è stato creato da me utilizzando delle uova in gesso bianco nate per essere appese ai rametti per creare l’albero pasquale; io invece le ho appoggiate, capovolte, nei porta candele GLIMMA di IKEA (quello che normalmente si usa per le candeline piccole), appoggiate in un letto di paglia fine. Nel buchino ho inserito lo stuzzicadenti che avevo precedentemente incollato al cartoncino. Lo stesso effetto si potrebbe ottenere con i gusti delle uova vere (se si ha la pazienza di svuotarle) o con delle uova sode.

segna-post-pasquale

Il cucchiaino del dolce l’ho posizionato in alto, davanti al piatto adagiato su un piccolo rametto di ulivo.

decorazioni-tavola-pasquale

E’ evidente che ho optato per un’apparecchiatura semplice, niente a che vedere con l’opulenza e l’eleganza delle tavole classiche con bicchieri e posate in sfilata; anche questo è stato fatto per enfatizzare la naturalezza e la semplicità.
Ad accompagnare il tutto, dei bicchieri in vetro molto spesso, con una leggera colorazione verde naturale del vetro; sono della linea FIRO di LSA International.

piatti-bouquet-bitossi-home

Della stessa linea anche la brocca acqua e il decanter vino che io ho invece utilizzato come vasi………..
……… a questo proposito arriviamo al centrotavola. Rami d’ulivo inseriti appunto nella brocca e nel decanter e una piccola alzatina da dolce riempita con le uova in gesso.

Centrotavola-vasi-vetro-ulivo

centrotavola-pasquale

Per completare questa tavola ho pensato di  presentare il pane in cestini artigianali formati da semplici sacchetti del pane arrotolati.

cestino-pane-artigianale

tavola-pasquale

La nostra tavola è pronta: fresca, naturale, accogliente, primaverile, colorata………..
BUONA PASQUA!
simona

25.3.13

Corso di table setting: la tavola contemporanea

Stasera si terrà l’ultimo incontro di questo corso di table setting e sarà dedicato alla tavola pasquale.
In questo post voglio invece mostrarvi la tavola contemporanea oggetto del terzo incontro del corso tenutosi lunedì scorso.
Dopo aver presentato la tavola classica, ci siamo occupati di una tavola più nuova e contemporanea. L’intento era infatti di preparare una mise en place giovane, fresca, lineare e pulita, con pochi decori, ma al tempo stesso ricca di spunti creativi e di fascino. Una tavola adatta per un pranzo ma anche per una cena informale. Le regole del galateo sono stata seguite e talvolta rivisitate con introduzioni originali.

Table-setting-contemporaneo

La base della nostra tavola è stata una tovaglia in lino di Arte Pura, color malva, prestataci come anche i piatti, le posate, i bicchieri ed i porta candele da EKO' Design,  che ha collaborato con me alle realizzazione ed alla riuscita di questa iniziativa.

Color-malva-in-tavola

I piatti scelti per l’occasione sono della linea Bio Home di Bitossi Home, una collezione di piatti e bicchieri eco-friendly, realizzati in fibra di bamboo che come si sa è una pianta che cresce spontaneamente ed in grandi quantità che fornisce una fibra molto resistente, compostabile e quindi biodegradabile. Essendo un materiale atossico e non inquinante è perfetto per creare accessori dedicati all’ambiente cucina e tavola.
La collezione è disponibile in vari colori, noi per l’occasione abbiamo scelto un color prugna che si intonava perfettamente con il malva della tovaglia in lino.

Collezione-in-bamboo-Bitossi-Home

Per creare un po’ di contrasto ed evitare il “tone sur tone” ho creato una base con dei sottopiatti rotondi grigi, che in realtà sono le tovagliette all’americana PANNA di IKEA.
Da qui sono partita a confezionare il mio posto tavola, con un tocco di originalità, appoggiando sia il tovagliolo che le posate nel piatto e confezionando una sorta di “pacchetto” con un filo di un gomitolo in lana grossa in tinta. Lo stesso effetto si potrebbe avere con della rafia o dello spago.

DSC_0337 (800x533)

Come segnaposto ho utilizzato un piccolo cartonino fermato al piatto da una semplice molletta da bucato in legno.

Segna-posto-molletta-legno

La decorazione di questa tavola voleva essere all’insegna della semplicità ma anche un richiamo alla primavera anche se tarda ad arrivare. Ho scelto quindi dei rami di fiori di pesco da inserire a piacimento in piccole bottigliette in vetro (che si possono personalizzare al collo anche con lo stesso filo di lana utilizzato per fermare il piatto), in vasi di vetro cilindrici, in piccole bottigliette in ceramica con disegni geometrici in tinta con la tovaglia. Il tutto accompagnato da dei porta candele in vetro con base in legno di LSA International che potrebbero contenere delle candele per illuminare la nostra tavola oppure, come nel nostro caso tanti profumati chicchi di caffè che oltre che donare un buonissimo profumo all’ambiente, colorano e rendono la nostra tavola molto zen.

Fiori-pesco-bottiglietta-vetro

Centrotavole-fiori-pesco

porta-candele-caffè

Centrotavola-fiori-pesco-chicchi-caffè

Vi sono piaciute le ispirazioni di questa tavola?……… spero proprio di si.
Ricordo a chiunque fosse interessato a partecipare ai prossimi corsi in programma, sulla mia pagina facebook, potrete rimanere aggiornate sulle prossime date e, diventando fan, riceverete automaticamente l’invito di partecipazione.
Vi aspetto nei prossimi giorni con le ispirazioni della tavola pasquale che allestiremo stasera.

simona

18.3.13

Corso di table setting: la tavola classica.

………… e mentre fervono i preparativi per il terzo incontro del corso di table setting in programma stasera, vi mostro cosa abbiamo fatto nella serata di lunedì scorso il cui tema era la tavola classica.
L’intento era quello di mostrare alcuni accorgimenti per preparare una tavola classica ma con qualche tocco di modernità; una preparazione elegante, seguendo le regole del galateo, adatta ad una cena formale…….. ma con qualche piccola sorpresa.
La tovaglia, i tovaglioli, il servizio di piatti e le lanterne  ci sono stati gentilmente prestati da Francesca, titolare di EKO' DESIGN, un fantastico negozio di mobili ed oggettistica per la casa e la cucina che parte da una filosofia eco-friendly…………….. ma vi parlerò meglio di loro in uno dei prossimi post perchè stiamo iniziando una preziosa collaborazione e quindi vi presenterò EKO’ DESIGN nel dettaglio ed in modo più approfondito……….. tutti gli altri accessori come posate d’argento, bicchieri, segnaposto e centrotavola sono oggetti appartenenti alla mia famiglia.
Tornando alla nostra tavola, ora ve la spiego nel dettaglio.
La base della nostra tavola è stata una tovaglia bianca di lino. Ho optato per questa soluzione per “svecchiare” un po’ la tavola classica che nell’immaginario collettivo è intesa con tovaglie super ricamate, pizzi e opulenza. L’effetto che volevo ottenere era si di una tavola elegante e formale ma anche giovane e fresca. (Le fotografie purtroppo non rendono molto perchè la luce nella palestra era veramente terribile).

Tavola classica


I piatti scelti per l’occasione sono in ceramica artigianale, sono veramente bellissimi perchè mostrano tutti i segni dell’hand made e quindi anche l’irregolarità dei bordi diventa un pregio. Sono della linea lastra e sono  prodotti dall’azienda toscana Virginia Casa. Io li ho scelti in due tonalità: il grigio e il bianco latte per mostrare come cambia il risultato estetico della tavola, cambiando il colore dei piatti; i piatti bianchi si confondono di più e diventano tutt’uno con la tovaglia regalando una sensazione di leggerezza mentre il grigio dona alla tavola un connotato più contemporaneo. Si potrebbe anche optare per l’alternanza dei due colori come suggeriamo nelle fotografie.

piatti-grigi-lastra-virginia-casa


piatti-bianchi-lastra-virginia-casa

Per le posate è stato scelto un servizio d’argento dal design classico inglese che comprendeva anche dei sottobicchieri che noi invece abbiamo utilizzato per appoggiare il segnaposto o in alternativa il pane, quindi posto alla sinistra del piatto. Il segnaposto, molto semplice e fatto artigianalmente: una meringa bianca in cui è stato inserito uno spillone, fatto con del filo di alluminio, che è servito da supporto  per il cartoncino con la scritta del nome. Ho optato per la meringa perchè secondo me accentuava l’idea di di tavola candida ed elegante, essendo lei stessa molto leggera.

segnaposto-meringa


I tovaglioli che hanno accompagnato la tovaglia di lino, sono di My Drap, i primi tovaglioli monouso in lino o cotone 100%, a strappo. Qui ho pensato di impreziosirli fermandoli con un braccialetto elastico formato luccicante che per l’occasione si è trasformato in legatovagliolo.

braccialetto-porta-tovagliolo


Ed ora arriviamo al centrotavola, il principe di ogni tavola. Per questa apparecchiatura classica ho preferito rimanere sui fiori scegliendo delle rose dalla nuance giallo spento e ho dato due o tre alternative. Dei piccoli boccioli inseriti singolarmente in piccoli e bassi vasetti di vetro (quelli che normalmente si usano per le piccole candeline), con il gambo un po’ più lungo, ma non  troppo, inseriti a mazzetti di cinque in una brocca in vetro e ancora i boccioli appoggiati su dei libri antichi. Questa dei libri in tavola è un’opzione che mi piace molto usare per rendere la tavola ricca di storia e soprattutto è una buona occasione per stupire un ospite che sappiamo essere amante della lettura.

centrotavola-boccioli-rosa-gialla-in-mini-vasetti-vetro

centrotavola-rose-gialle-in-brocca-vetro

centrotavola-rose-gialle-libri-antichi

La tavola formale richiede che ci siano bicchieri per ogni tipo di vino: bianco, rosso, champagne, e ovviamente per l’acqua. Via libera quindi ad un tripudio di cristalli…….
Spero che questa tavola sia per voi uno spunto per provare nuove scenografie per le nostre cene. Se siete appassionate di table setting, non perdetevi nei prossimi giorni il resoconto sull’incontro di stasera dedicato alla tavola contemporanea e soprattutto non perdetevi i miei prossimi corsi in programma in primavera/estate. Per rimanere aggiornate sulle prossime date dei corsi, potete diventare fan della mia pagina facebook; qui io aggiorno giornalmente con nuove idee, immagini di interni e design e tutti gli appuntamenti per i corsi.
Arrivederci

simona

15.3.13

La mia città del cuore tra modernismo, archistar e mare.


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Torna l’appuntamento con la staffetta dei post Di BLog in Blog (per informazioni ed iscrizioni visitare la pagina facebook dell’iniziativa). Questo mese si è deciso di parlare della nostra città preferita, la città in cui amiamo ritornare spesso o in cui ci piacerebbe vivere……… la città del cuore insomma.
Io per la verità ho più città preferite……. amo tutte le città spagnole (il mio amore per la Spagna lo spiego bene in questo post).
Però, se proprio devo sceglierne una opto per Barcellona, perchè, anche se è la meno spagnola di tutte le città della penisola Iberica, la più cosmopolita, la più invasa dagli italiani insieme a Valencia, di lingua catalana e non castigliana ……….. ha il mare.
Questa sua caratteristica di avere un litorale di spiaggia degno della migliore località balneare ma con alle spalle una delle più vive metropoli europee, a mio avviso la rende unica………………. ed unico è anche il suo patrimonio architettonico.
La città è famosa in tutto il mondo per le opere moderniste dell'architetto Antoni Gaudí, tra le cui opere spiccano ad esempio:
la Sagrada familia, una grande basilica cattolica, capolavoro dell’architetto modernista, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 1882 e tutt’ora in costruzione.
 
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Parc Guell,  progettato agli inizi del novecento, avrebbe dovuto diventare una città giardino. Oggi patrimonio dell'umanità dell'UNESCO è un parco pubblico, aperto tutto l'anno, ed uno dei monumenti-simbolo della città catalana.
 
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Casa Milà (detta anche  "Pedrera"), fu costruita tra il 1905 e il 1912 nell’allora zona d’espansione oggi quartiere Eixample. Attulmente è un centro culturale, visitabile diventato patrimonio dell’UNESCO
 
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Casa Battlló, sorge sul Paseig de Gracia ed è considerata una delle opere più originali del celebre architetto.
 
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Altre costruzioni moderniste di rilievo ma non di Gaudì sono:
Palau de la Musica Catalana, è la sede della scuola corale della Catalogna che lo utilizza per le sue iniziative ed i suoi concerti.
 
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Palacio Nacional Montjuic. costruito tra il 1926 ed il 1929 per l’esposizione internazionale del 1929.
 
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Tra le opere di architettura  contemporanea invece spiccano:
il Padiglione tedesco per l’esposizione universale del 1929 progettato da Mies van der Rohe.
 
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La Torre Telefònica, una torre per le telecomunicazioni progettata da Antonio Calatrava, costruita tra il 1986 e il 1992 nell’anello olimpico sul Montjuic.
 
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Il Palau Sant Jordi, la grande arena polivalente progettata da Arata Isozaki e costruita sul Montjuic nel 1990 per le olimpiadi del 1992 che attualmente può ospitare vari eventi sportivi nonché concerti e manifestazioni.
 
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La Torre Collserola, un complesso per le telecomunicazioni situata sul Tibidabo che entrò in servizio nel 1992, disegnata dall’architetto inglese Norman Foster.
 
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Il MACBA, il museo di arte contemporanea di Barcellona, progettato dall’architetto statunitense Richard Meyer, situato nel quartiere del Raval e aperto al pubblico nel 1995.
 
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Il Forum building, progettato dagli architetti Herzog & De Mouron, inaugurato nel 2004 quando ha ospitato il “forum universales de las culturas” ora centro polivalente volto ad ospitare spazi museali dedicati alle culture dal mondo, all’arte e al design
 
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La Torre Agbar progettata da Jean Nouvel ed inaugurata nel settembre del 2005.
 
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Il Mercato di Santa Caterina, io cui progetto è opera dello studio associato EMBT di Enric Miralles e Benedetta Tagliabue, conferma la naturale vocazione della città spagnola nell'offrire ai suoi abitanti e visitatori nuovi spazi pubblici e è stato inaugurato nel 2005 e si trova nella zona della Ribera nella città vecchia.
 
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Si può affermare che i  giochi olimpici  del '92 furono la spinta verso il recupero e la modernizzazione di vecchi quartieri infatti   vennero costruiti nuovi edifici che  sarebbero poi diventati caratteristici. La città apre da quel momento le porte ad architetti di grande prestigio internazionale, dando il via all’architettura d’autore.
In questo periodo fu creata anche la Barcellona aperta al mare; furono trasportate tonnellate di sabbia, piantate palme e resi più severi gli standard sulla qualità dell’acqua. Tutto questo ha permesso di avere oggi un lungomare invidiabile; un luogo dove sentirsi in vacanza è d’obbligo, dove ci si dimentica che alle spalle la metropoli continua a pulsare.
 
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I quartieri che si affacciano sul mare sono il Port Vell, la Barceloneta ed il Port Olimpic.
Port Vell o Porto vecchio,  fu uno dei primi luoghi interessati dal restyling totale previsto per le Olimpiadi del 1992. In quel periodo, la città era separata dal mare da binari, capannoni e discariche, oggi invece l’area è diventata una elegante passeggiata, grazie alla Rambla de Mar, così si chiama l’ultimo tratto delle Rambles dopo la statua di Cristoforo Colombo, anche se si tratta in verità di una passerella di legno ondulata che passa sopra l’acqua fino all’inizio del Maremagnum, un complesso di negozi, locali e fast food.
 
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Barceloneta,   la piccola Barcellona, il quartiere tradizionale dei marinai e dei pescatori. Qui ci sono i colori mediterranei e numerosi  ristoranti deliziosi.

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Port Olimpic, costruito nel 1991 per permettere lo svolgimento delle gare di vela durante i giochi olimpici del 1992.
 
Port-Olimpic-de-Barcelona
 
Ora avete capito perchè sono innamorata di questa città?
Se come me siete curiosi di ammirare le città del cuore degli altri staffettisti, non vi resta che passare di blog in blog seguendo i link dell’elenco dei partecipanti. (Per i link originali delle immagini, cliccare sull'immagine stessa).


6. Mamma & Donna - http://www.mammaedonna.info
8. Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it
11. Ferengi in Bruxelles http://ferengibruxelles.wordpress.com/
14. Elisabetta Mattiello http://www.maisonlab.it/
21.Désirée Pedrinelli -www.letturealcontrario.com
25. Vita da Stre...Mamma http://curvymommystyle.wordpress.com
28. Veronica Zanchi per Livin'+Abroad http://veronicafromusa.blogspot.it/
29. Antonella Marcucci - http://luccaguide.wordpress.com
30. I Viaggi dei Rospi - http://www.iviaggideirospi.com
31. Design Therapy - http://www.designtherapy.it/
42. Ilsaporedelsole www.ilsaporedelsole.it
44. Mammerri www.mammerri.com
47 Bodò. Mamme con il jolly http://www.bbodo.it/tag/di-blog-in-blog/
 
simona

13.3.13

Tendenze colore primavera/estate 2013: dalla moda al design


La moda della primavera/estate 2013 sarà caratterizzata da colori vivi, pieni, squillanti, energizzanti, freschi: il giallo e l’arancio degli agrumi, il rosso della frutta succosa e vitaminica, ma sarà il verde smeraldo colore dell'anno 2013    secondo PANTONE il vero protagonista.
Troveremo il verde negli abiti, soprattutto extralong ed extralarge, ampi ma creati con tessuti leggeri come nuvole, negli accessori come borse, cinture, scarpe, sandali, orecchini e bracciali e anche in tutti gli articoli dedicati alla casa.
Il connubio moda/design è sempre molto interessante; sono due mondi paralleli, entrambi ricchi di stile e di tendenze, e il colore non fa eccezione.
Io mi sono divertita un po’ a creare delle similitudini tra oggetti di design e accessori moda.
Per farlo ho creato prima una board in stylight, il nuovo motore di ricerca nonché fashion community dedicato alla moda. Su stylight è possibie aggiornarsi sulle tendenze moda della stagione ma anche creare delle board con le combinazioni di prodotti, abiti e accessori che più si addicono al nostro stile.
Sono partita dal colore emerald green di PANTONE e……………..

board stylight emerald

ho creato questa combinazione di articoli interessanti nella mia board in stylist dove si possono vedere anche i marchi degli abiti e accessori scelti.
Poi ho scelto alcuni oggetti di design…….. rigorosamente verde smeraldo….

design_green

…….. e li ho affiancati alla board precedente per creare un connubio moda/design…….

emerald_green_board_design_moda

A me piace e trovo anche divertente creare queste board per sintetizzare il proprio stile!

simona

Photo credits:

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