27.2.13

Villa Godi Malinverni: dal Palladio alle blogger.


villa_godi_malinverni_villa_palladiana
Photo Villa Godi

Villa Godi Malinverni è una villa veneta ed è la prima villa realizzata da Andrea Palladio che la finì di costruire nel 1542 su commissione della famiglia Godi. E’ la prima documentata con sicurezza poichè viene descritta dallo stesso Palladio nel suo trattato I quattro libri dell'architettura. La villa dal 1966 è stata inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Villa Godi segna l’inizio del tentativo, in quell’epoca, della costruzione di una nuova tipologia di residenza di campagna dove è evidente l’intreccio della tradizione costruttiva locale con le nuove conoscenze che Palladio stava acquisendo grazie a Giangiorgio Trissino.
Ne deriva un edificio severo e chiaramente simmetrico con una pianta estremamente semplice: una loggia e un salone centrale dividono gli spazi del piano nobile in due parti con quattro stanze ciascuna.

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Salone photo by Villa Godi


prospetto_villa_Godi
Prospetto e pianta Villa Godi via wikipedia

La decorazione pittorica della villa fu affidata a tre artisti: Gualtiero Padovano, Gianbattista Zelotti e Battista del Moro.

Affresco 1



La villa nel 1954 fu scelta da Lucchino Visconti per girare il film “Senso” e nel 1962 fu acquistata dalla famiglia Malinverni che cercò di restaurarla riportandola agli antichi splendori; oggi è una delle poche ville di proprietà, aperta al pubblico per visite guidate e didattiche, vanta al suo interno il museo del fossile, è sede di congressi ed eventi e nella sua barchessa è allestito un ristorante.

Barchessa

Io ho avuto il piacere di visitare questa villa sabato, grazie ad una guida d’eccezione: Monica.
Monica è una blogger (viaggi e baci è il suo blog), un’albergatrice di Marostica (Hotel Due Mori è il suo hotel) e una guida turistica; ha avuto un’idea straordinaria: organizzare un week end per far conoscere realmente amiche blogger conosciute virtualmente. Quindi nel fine settimana appena trascorso ha avuto luogo il duemoriopenday, riunione di blogger e della loro famiglie, in quel di Marostica, ospiti di Monica e della sua famiglia nel loro hotel.
Di Monica si potrebbe parlare per giorni, io la riassumerò così: vulcanica, sensibile, colta, attenta, generosa, attivissima, sorridente, umile, piacevole, serena, appassionata……… potrei andare avanti all’infinito!!
Ho avuto il piacere di partecipare a questo evento che mi ha dato la possibilità di dare un volto ma soprattutto una voce  a persone conosciute in rete. Monica ha preparato per noi sorprese insospettabili come una caccia al tesoro all’interno della splendida villa palladiana che vi ho appena presentato e una visita animata all’interno del castello di Marostica dove gli amici dell’Associazione Pro Marostica ci hanno accolto al castello con un’esibizione degli sbandieratori, e ci hanno fatto rivivere grazie alle guide in costume d’epoca, le tradizioni del passato. I bambini sono quasi impazziti di gioia!!
Il Palladio e le ville venete sono materia di studio per qualsiasi architetto ed interior designer ma mai avrei creduto di visitarne una in questo modo!!!

simona

20.2.13

Chambre d'hôtes: La Ferme di Marie Eugénie


La casa


Ci sono luoghi che rimangono nel cuore…………….. non solo perchè ci si arriva alle 17 del pomeriggio della più calda ed afosa giornata d’agosto francese (41° all’ombra) ma anche e soprattutto perchè raccontano una storia.


15.2.13

La mia casa ideale non è una casa qualsiasi: Di Blog in Blog

La mia casa ideale non è una casa qualsiasi: è casa mia.
Quando ho letto l’argomento di questo mese della staffetta dei post, ero indecisa circa la mia partecipazione perchè la mia casa ideale è proprio casa mia. Ho la fortuna di abitare in una casa che mio marito ed io abbiamo progettato, costruito ed arredato….. cosa volere di più?
Poi però ho pensato che ognuno di noi ha dei sogni, ed io non sono da meno, soprattutto se l’argomento è la casa ed i suoi interni……. si può dire che sogno ad occhi aperti. Quindi, pensandoci bene c’è un sogno ricorrente: una casa al mare. Ma visto che parliamo di casa ideale, non ci si può accontentare di un piccolo appartamentino vero? Quella che io sogno è una casa sulla spiaggia, a diretto contatto con la natura ed il mare. Quel mare che porta una brezza, ora leggera, ora furiosa, quel mare che regala splendidi tramonti, quel mare che riporta reperti di tronchi da utilizzare come scultura.
Ma vi immaginate pranzare e cenare su un terrazzo a sbalzo sul mare? Svegliarsi al mattino, uscire dalla porta attraversare la spiaggia e tuffarsi in mare? ….. e sentirlo il mare? L’avete mai ascoltato? Il mare ha un suono tutto suo. Le onde che si infrangono, il loro ritirarsi, il suono degli spruzzi…….. anche il mare calmo ha un suo suono. E poi sentirlo a livello olfattivo. Il mare ha un suo profumo, inconfondibile, fresco, fantastico.
So che questo per me rimarrà un sogno e quindi come tale mi accompagnerà in scorribande fantastiche, ora sulla costa Sudamericana, ora in California, passando da Cape Town in Sudafrica, per poi scivolare in Australia………..e il mare del Nord? ………certamente, tutti i mari del mondo.
Ora vi porterò con me in tour fra le case fronte spiaggia più belle.
Minimaliste o tradizionali, l’importante è che dalle stanze si possa respirare il profumo del mare……

Frontbeach house Cile

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Casa sulla spiaggia-1

Casa sul mare

Capanna sulla spiaggia

Casa sul mare 2

Casa sugli scogli


Casa contemporanea sulla spiaggia

Avevo ragione a dire che la mia casa ideale NON E’ UNA CASA QUALSIASI?
Non posso che concludere con la domanda di rito: “qual’è la vostra preferita”?

FONTI:

logo



Con questo post partecipo alla staffetta dei post. Se  volete altre indicazioni o vi volete iscrivere visitate la pagina facebook dell’iniziativa.




Io vi do come sempre appuntamento al 15 di marzo per scoprire il prossimo argomento e vi consiglio di visitare gli altri blog (di seguito l’elenco) che hanno partecipato questo mese.

Arrivederci

simona

4. Mamma & Donna http://www.mammaedonna.info
6. Federica MammaMoglieDonna http://www.mammamogliedonna.blogspot.it/
7. Micaela LeMCronache http://www.lemcronache.blogspot.it/
9. Francesca Lancisi Watercolours http://www.francescalancisi.blogspot.it/
11. Monica Viaggi e Baci: http://duemoritravelblog.com/
16. La Torre di Cotone http://www.latorredicotone.com
20. mammerri www.mammerri.com
24. La bussola e il diario http://bussoladiario.com
27. Design Therapy http://www.designtherapy.it/
29. The Family Company http://familyco.wordpress.com/
32. I Viaggi dei Rospi http://www.iviaggideirospi.com
35. Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it
42 Il Caffè delle Mamme http://www.ilcaffedellemamme.it
43 Le due coccinelle http://www.leduecoccinelle.it/
45. Ma la notte no! http://malanotteno.blogspot.it
47. Idea Mamma http://www.ideamamma.it

12.2.13

BLOG 100% AFFIDABILE


POST Blog 100% affidabile



Grazie a Manuela del blog design therapy per avermi conferito il premio come BLOG  100% AFFIDABILE perchè “pare” che il mio blog rispetti le 5 fondamentali regole:




1) E’ aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l’argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità


Ovviamente sono lusingata e ancora una volta soddisfatta di aver raggiunto un bel traguardo con il mio blog (qui tutta la storia di come è nato), anche se c’è ancora tanto lavoro e strada da fare, spero,sempre in vostra compagnia.
Ora questo premio andrà a tenere compagnia agli altri due ricevuti: questo e questo.
Ed ora è il mio turno di indicare cinque blog che secondo me meritano di ricevere il premio BLOG 100% AFFIDABILE.

“Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio “Il Blog Affidabile”  disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/“.
Ciao a tutti, corro ad avvisare i blogger che ho nominato, l’appuntamento è per il 15 febbraio con il nuovo post della STAFFETTA DEI BLOG.

simona

10.2.13

Think & Paint: Le stanze come involucro

 
 
Siamo arrivati al terzo appuntamento di questa rubrica di consigli nel campo del colore e della carta da parati.
Oggi vi darò  qualche spunto per scegliere la tonalità di colore giusta per le vostre pareti.

Vi siete mai chiesti come mai alcuni ambienti, non appena entriamo, ci danno una bella sensazione ed altri meno?
Può dipendere da varie cose, prima tra tutti l'insieme dei materiali!
Tutto ciò che nelle nostre case rimane “definitivo”, come pavimenti, piastrelle e mobili importanti come ad esempio la cucina, deve avere un legante comune, qualcosa che richiami questi elementi e che li renda armoniosi.
Questo qualcosa può essere la nuance di colore, il tipo di materiale, oppure di stile.
Un'altra considerazione da tenere sempre ben presente è la suddivisione dei mobili, bel collocati, mai troppo vicini l'uno all'altro, di dimensioni equilibrate ma anche di stili diversi, però solo se sono  collocati tra gli altri in modo originale.
Fatto questo, potremmo essere a buon punto, ma non basta!
Affinchè il nostro nido, la nostra stanza preferita, la nostra casa sia davvero avvolgente abbiamo ancora un grande passo da compiere….....la TINTEGGIATURA!
Scegliere il colore sbagliato può avere davvero conseguenze poco piacevoli, soprattutto sul nostro umore, che potrebbe dimostrarsi “irritato”, senza che voi ne capiate realmente il motivo...
E' ovvio che non esiste una regola universale per essere certi di fare bene, ma di sicuro qualche suggerimento ve lo possiamo dare!
Innanzitutto sfatiamo il mito che il soffitto va fatto bianco, soprattutto se le pareti sono colorate, meglio scegliere un tono di colore neutro che leghi con tutto il resto, basta anche solo un avorio leggero o un sabbia delicato per far si che lo stacco tra soffitto e pareti non sia così forte da farsi notare (un elemento che si fa notare ai nostri occhi, infatti, o è meraviglioso come quello della prossima fotografia…....o è meglio che passi un po’ inosservato).
 
soffitto colorato farrow & ball
 
Altra importante attenzione: usiamo toni freschi se abbiamo mobili in essenze di legno scure, come noce e mogano, o molto calde come il rovere; esiste infatti l'abitudine di associare colorazioni calde a questi legni con l'idea di dare luminosità agli ambienti.
 
colori freschi farrow & ball
 
17806 pic1.tif
 
Le tonalità del giallo non illuminano affatto, però scaldano! Ma se li aggiungiamo a mobili scuri o rossicci potrebbero riempire troppo gli spazi, rimpicciolendoli.
Questi toni, possono essere utilizzati con più libertà in ambienti con mobili e pavimenti bianchi.
 
pareti gialle
 
Ultimo consiglio: se le vostre porte ed i vostri battiscopa non sono molto pregiati, approfittatene per dipingerli come le pareti (ovviamente con una vernice in tonalità, ma specifica per legno), otterrete un risultato raffinato e che ingrandirà anche la percezione della dimensione della stanza.
 
battiscopa colorati farrow & ball
 
Ovviamente, in questo ultimo consiglio, includete anche i termosifoni, farli scomparire con le pareti è sicuramente un trucchetto interessante per fare ordine tra mobili ed oggetti.
 
termosifoni colorati
 
Riassumiamo quindi in poche frasi:

soffitti leggermente colorati, non bianchi candidi
elementi “fissi” scelti in modo che leghino l'uno l'altro
colori freddi con mobili scuri
colori caldi con mobili chiari, o addirittura bianchi
porte, battiscopa e termosifoni dello stesso colore delle pareti


Vi aspetto il 10 marzo per altri utili consigli.

p.s. Fotografie Farrow & Ball

 Simona





5.2.13

HOME STYLE BLOGS

 

Sulla home del mio blog é apparso questo logo……. di che si tratta?

Cliccate sull’immagine e lo scoprirete.

 

logo_hsb

 

Come avevo annunciato nel post di qualche giorno fa, il 2013 è iniziato con tantissime novità e con tanti progetti importanti………. eh no che non vi svelo tutto ora………..

……….to be continued

Simona

1.2.13

Lo stile oltre le mode: LIGNE ROSET


LIGNE ROSET logo

LO STILE OLTRE LE MODE……….io trovo che per questo famoso brand non ci possa essere citazione più azzeccata.
Anzi, per Ligne Roset questa non è solo una citazione ma una vera e propria linea guida, seguita e perseguita negli anni con successo, lo stesso successo che ha consentito al divano TOGO che quest’anno celebra i 40 anni, di diventare il best-seller dell’azienda e un oggetto simbolo del design.
Qualche nota tecnica: disegnato nel 1973 (lo stesso anno del lancio del marchio Ligne Roset)  e prodotto da allora, senza interruzione, nei laboratori di Briord, un paese della regione del Rodano-Alpi in Francia.

40anni_togo

“Un tubetto di dentifricio ripiegato su se stesso come una tuba e fissato alle due estremità”, così lo definì il suo creatore, il designer francese Michel Ducaroy.
Un “tubetto” capace di inserirsi in qualsiasi contesto e diventarne il protagonista……. aggiungo io.
Michel Ducaroy fu una presenza importantissima in azienda, possiamo dire che è stato la punta di diamante della sua evoluzione. Spinto dalla ricerca di nuovi concept di seduta e dall’arrivo di nuovi materiali (ovatta, espanso, plastica termoformata), riuscì a sviluppare tra gli anni ‘60 e ‘70 nuove tecniche di fabbricazione per i divani.
Inventò molte sedute per l’azienda francese ma è il divano Togo che lo consacra. Ha collaborato con l’azienda per 26 anni, fino al 1986, contribuendo alla sua diffusione e al suo sviluppo internazionale.
Disegnato per durare più della moda, questo divano è stato il frutto delle riflessioni del suo inventore sulle possibilità d’impiego dei nuovi materiali dell’epoca. Sotto i riflettori da 40 anni non mostra rughe, se non quelle delle stoffe e delle pelli che lo compongono.

Divano togo Ligne Roset

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La sua diffusione non conosce confini……l’Hotel Particulier di Lanny Kravitz a Parigi e la hall dell’hotel The Standard a Hollywood ne sono  un esempio.

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Lobby hotel The Standard_Hollywood_ divani Togo Lignet Roset
Photo By Hotel The Standard Hollywood

Leggero, universale, poliedrico, artigianale, senza tempo, disponibile in molte dimensioni ed accessibile anche nel prezzo, che trattandosi di un oggetto di prestigio con un design di lusso, non è cosa da poco.

modelli togo ligne roset

Ligne Roset negli anni si è specializzata nella produzione di imbottiti mettendo una cura quasi maniacale nelle cuciture artigianali e nella selezione dei materiali. Come il Togo, tutti i divani e le poltrone sono veramente perfetti in ogni ambiente: classico, etnico, minimalista, pop, rock, seventen, urbano………..come ogni icona di design che si rispetti; si ok io amo i contrasti, adoro degli oggetti fuori contesto ma vi assicuro che in questo caso……… guardate un po’……

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Divani Ploum Ligne Roset

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ruche lantern

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ligne_roset_confluences

Ovviamente Ligne Roset non produce solo divani; nel corso degli anni l’azienda ha introdotto tanti altri prodotti dell’universo “home”: tavoli, sedie, mobili contenitori, sgabelli, letti, scrittoi e lampade. Tutti gli elementi della collezione dell’azienda si distinguono per unicità delle linee e capacità di stupire, senza mai rinunciare alla funzionalità.

20 hangers lignet roset

ligne_roset_solveig




ligne_roset_bloom

etagere grillage

cligne_roset_emia

eaton trinitas

Il brand ha saputo cavalcare e talvolta anticipare mode e tendenze. Le collezioni del 2012 hanno risentito dell’influenza scandinava; è così che  forme pure e raffinate e materiali naturali come il legno grezzo o tinto nero lavorati artigianalmente hanno preso a braccetto il minimalismo giapponese.
Ne è nato un minimalismo nippo-scandinavo che talvolta sfiora l’insolito, il primitivo ed il barocco…… e che io adoro.

serie FELT Ligne Roset

serie ELYSEE Ligne Roset

portaoggetti BIDUM Liegne Roset

poltrona SERPENTINE Ligne Roset

picnic Ligne Roset

Dino Lignet Roset

Derive 2 Ligne Roset

contenitore PERCHE' Ligne Roset (2)

La lampada da tavolo CONTAINER invece è una delle novità del 2013 presentate all’IMM di Colonia appena conclusosi. Progettata dal designer Benjamin Hubert che ama giocare con le sue lampade esplorando materiali diversi come fibra di vetro, marmo fine, terracotta, sughero, cemento, alluminio, silicone, gomma. La Container è in ceramica smaltata opaca che grazie ad uno spirito industriale ingentilito dalle sue curve morbide è destinata a diventare un altro oggetto senza tempo.

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Ok, ci sarebbe tanto altro da raccontarvi su questa azienda e sui suoi prodotti ma corro il rischio che il post diventi chilometrico. Quindi facciamo così, date un’occhiata al sito Ligne Roset nella sezione collezioni e scoprite tutti gli altri articoli di cui non sono riuscita a parlarvi. Io ne ho già trovati parecchi che vorrei tanto in casa mia……
Simona
credits photo: Ligne Roset

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